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UN GIORNO E POI L’ALTRO

Ne avevo di lamenti da fare
ma pure complimenti
a quello che mi hai voluto dare.
La mia giostra aveva smesso di funzionare,
difettosa.
La tua mano mi afferrò alla fine,
scarna già, ancora forte.

NOTTE CHE GELA

Silenzio che sbadiglia a strisce
su per la collina avvolta dal nero
martello del sonno che russa
in camere da letto macchiate
di letti matrimoniali.
Un’aria impudente, raggelante
solletica le foglie
che balbettano ricordi
di autunni un tempo più umani.

UN PAIO DI PAROLE

A volte vorrei nasconder me stesso
la mia vita
tutto quello che ho e che desidero
dentro un paio di parole.
Non importa quali:  conta che ci siano,
o che io possa trovarle, e scriverle.
Non so però se troveranno mai una casa,
i miei desideri sparsi.
E dunque, com’è difficile trovare due parole!
Forse dovrò costruirmele io, pietra su pietra,
costruire da solo il tetto, i muri
e forse un giorno accorgermi
di aver scordato qualcosa:
una finestra non verniciata,
la maschera dell’interruttore della luce
o il lucido per gli ottoni delle maniglie.

GIORNATA ALL’UNIVERSITA’

I)    Mattina

Odore di mattina già vecchia,
di caffè, cornetto, cappuccino
ahi, il bar dietro l’angolo!
Sollievo dopo il treno.
E poi le scale, la porta. La carta.
Odore nell’aria rappreso.
E in alto, nel perpetuo mulinare
dei terminali, un odore elettrico.
E di banane.

II)    Biblioteca

Rumore tenue di pagine sfogliate.
Sudate, bocche svogliate.
I muri e le persone statue e cartone.
Luci soffuse attorno, computer sempre accesi;
fotocopie, appunti, sussurri, scaffali disadorni.
Polvere seminata dal tempo. Mai pulita?
Sapienza ingiallita. Atmosfera banale.
Torpore, acquario, scale.
[…]

Un giro sulla “giostra difettosa” di Giuseppe Barreca è un viaggio breve ma intenso nelle parole di un giovane filosofo, alla sua prima prova poetica.

Un viaggio che scorre sui binari poderosi di una forte impronta classica nella struttura  e di una profonda analisi personale, rivelando una sensibilità coraggiosa che non si risparmia nulla, ma che affronta coraggiosamente le proprie ombre, senza retorica o auto-compatimento.

Un giro sulla “giostra difettosa del presente”, sul volto livido delle realtà che spesso ci rende estranei persino a noi stessi, ma che Giuseppe affronta con  franchezza, porgendo alla realtà la guancia della sua toccante sensibilità e della  capacità di vedere oltre il contingente.

La giostra rimane allora difettosa, ma le parole divengono utile strumento per ripararla.

Giuseppe Barreca La Giostra Difettosa”  Edizioni LietoColle