Georgi Gospodinov è uno dei maggiori scrittori bulgari viventi del quale recentemente è uscito in Italia il romanzo “La fisica della malinconia” (Voland) di cui sotto troverete i link. Georgi Gospodinov esordisce negli anni 90 come poeta e le tre poesie gentilmente offerte ai lettori di Viadellebelledonne da Emilia Mirazchiyska nella sua traduzione sono inedite nel nostro Paese.
Nella prima poesia il poeta ci offre una Berlino che da città simbolo della perdita di identità di un popolo quale era a seguito dell’olocausto e della sconfitta della seconda guerra mondiale, è divenuta città simbolo dell’abbattimento delle barriere fisiche ed ideologiche. Questa poesia è dunque una sorta di giaculatoria in cui ci scorre sotto gli occhi il volto multietnico di questa città. E’ una passeggiata tra le sue vie dove ci imbattiamo in persone e cose che ce ne rivelano aspetti altrimenti passati inosservati, ma che lo sguardo del poeta ci rende vive e presenti. In tutte e tre le poesie c’è un senso di umana partecipazione e di pietas verso il mondo e le sue creature. C’è un senso di precarietà che avvolge la vita degli esseri viventi; la consapevolezza della fragilità insita nella vita. Molto bella l’immagine, la metafora, del tempo come una bomba al neutrone (quella che ucciderebbe le persone lasciando intatte le cose) che ci dà il senso dello scorrere del tempo attraverso noi e del suo fare di noi esseri che di questa precarietà, di questa fragilità sentiamo tutta la bellezza e la preziosità. La sentiamo soprattutto grazie ai poeti, agli artisti, che per mezzo delle loro opere ci aiutano a riconoscerla e a viverla.
Dio di Berlino
Dio di Berlino
delle nubi berlinesi
e del suo cielo
Dio del vento berlinese
della pioggia berlinese
che cade come piombo
e delle sue nebbie
Dio del crepuscolo
in novembre, delle domeniche
e delle strade vuote
Dio dei crochi
in fiore lungo Halensee
a fine febbraio
Dio delle vedove
in ritardo di Willmersdorf
(capelli blu e seta)
sopravissute ai bombardamenti
stanche dalla pace
in cui si deve morire
Dio delle torte di nozze
lungo il Ku’damm
Degli sposi di biscotti
angelini d’albume
Dio o Allah (come ti chiamano)
dei pani arabi
dell’airian e dei duner
Dio dei nuovi quartieri turchi
delle loro antenne di satelliti
I vecchi turchi sulle panchine
Più là meno quà
I nuovi ebrei di Kreuzberg
Dio delle cinesi dai tulipani
Solo 2.50 per una dozzina
Dio della merce di uso commune
(ti ho sbirciato in Stuttgarterplatz)
Dio del buon mercato
Porcellana mannaie pentole
bricchi cinesi per caffè turco
sfigmomanometri
coltelli sciarpe
e accendini
Dio Budda e Shiva
dei negozi indiani
davanti Zoologischergarten
Dio di Alexanderplatz
occupato dalle gru
Dio del Muro
che è caduto e non è caduto
Dio del grande movimento circolare
Il kitch diventa storia
La storia diventa kitch
Dio della Madonna e del bambino
Che incolla il suo manifesto
ma salterà il suo concerto
Dio delle madri e
Dio dei neonati
Dio-bambino
Abbi misericordia per noi
Ennesimi sotto il tuo cielo
Piccolo crimine mattutino
Fuori era piovuto
fai i primi passi assonnato e
(sul sentiero che va al bagno)
Svissc
la lumaca sotto i piedi
Omicidio per disattenzione
ma questo non attenua la colpa
per l’ora di buon mattino non ci sono testimoni
sospingi il cadavere sotto le erbe
appesantite da gocce
e questo non lava il peccato
l’omicidio è cosi piccolo
che non puoi dimenticarlo
tutto il giorno
Il tempo è una bomba al neutrone
Nulla sarà crollato
le case rimaranno
le strade rimaranno
il ciliegio in cortile rimarrà
solo noi non ci saremo
questa era la lezione
della bomba al neutrone
lo so da allora
la morte è un ciliegio
che matura senza di me.
Traduzione di Emilia Mirazchiyska
http://www.cabaretbisanzio.com/2013/05/27/fisica-malinconia-georgi-gospodinov/
http://www.voland.it/voland/autore.aspx?autore=117
Qui altre tre poesie di Georgi Gospodinov :
passa1952 ha detto:
“…..
la morte è un ciliegio
che matura senza di me.”
Due versi taglienti e bellissimi: una vera illuminazione! Immersi in un contesto poetico apprezzabile.
margherita ealla ha detto:
come passa1952, molto belli
“la morte è un ciliegio
che matura senza di me”
ma bello anche “l’omicidio è cosi piccolo” della lumaca (“omicidio per disattenzione/ma questo non attenua la colpa”)
e molto significativi anche il passaggi
“Dio del Muro /che è caduto e non è caduto”
“Il kitch diventa storia/La storia diventa kitch”.
Insomma poesie apparentemente easy, ma con tocchi di profonda immersione.
Grazie della proposta.
Ciao!
Lina ha detto:
Per contrapposizione mi é venuto in mente il poeta Reiner Kunze dissenziente nei riguardi del sistema della Repubblica Democratic Tedesca, i suoi versi laconici, a tratti dialogici esprimenti un forte desiderio di comunicare: li sento speculari a quelli del poeta proposto per il pathos che entrambi implicano, complementari per la sottilissima vena amarironica di Gospodinov, il suo fatalismo schietto e il silenzio pensoso e ‘penoso’ di Kunze.
Interessante.
Angela
Chiara Condò ha detto:
Gospodinov e i ciliegi, questo autore mi fa sempre sorridere di grande tenerezza e commozione. La sua scrittura ha dei momenti così intensi. Grazie per il pingback al mio commento di “Fisica della malinconia”. Onorata!
Vi lascio con questa citazione (restando in tema).
“Mi ricordo di esser nato come rovo di rosa canina, pernice, ginko biloba, lumaca, nuvola di giugno (il ricordo è assai breve), fiore autunnale turchino di croco intorno a Halensee, ciliegio precoce gelato da una tarda neve d’aprile, come neve che ha gelato l’ingannato albero di ciliegie…”
Emilia Mirazchiyska ha detto:
Grazie a tutti dei commenti che avete fatto e un grazie a Lucianna Argentino.
Chiara Condò, mi piacerebbe conoscerci e un giorno anche lavorare insieme 🙂 il mio email indirizzo è emimira@hotmail.com ma puoi scrivermi anche all’email indirizzo della casa editrice books@scalino.eu
luciannaargentino ha detto:
Grazie a te Emilia per averci fatto conoscere questo interessante autore. Un caro saluto a tutti, Lucianna
Romano A. Fiocchi ha detto:
Ottimo autore, Emilia, molto interessante. La prima lirica sembra quasi scritta da un Costantinos Kavafis trapiantato da Alessandria a Berlino. Città centro del mondo. Peccato non riuscire a leggere il testo in originale bulgaro.
CentoAutori ha detto:
Una chicca poter leggere queste tre poesie
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