Tutto questo è materiale della
miseria e dell’amore dimenticato,
tutto ciò che è la faccia del poco
o del niente.
di Viviana Scarinci
Quello attraverso cui ci conduce Arnaldo Ederle, con questo suo ultimo libro, è un viaggio all’apparenza molto semplice, come lascia intendere l’aspetto creaturale di Negrura, una giovane donna di colore, il cui nome di fantasia ispira anche i poemetti che seguendo il primo, compongono l’intero corpus del libro. Attraverso una ricerca di definizioni che rendano al lettore questo incontro tra l’ispirazione del poeta e ciò che serba ancora di bello la fragilità dei deboli, Ederle ci accompagna nel luogo ritrovato di un lirismo mite ma nello stesso tempo profondo e necessario. Qui siamo al cospetto di un poeta lirico, che si rifà a una visione del dolore e della bellezza attraverso una fede incontrollabile nell’umanità della parola, fede nell’avallo di cui essa è ancora ritenuta capace. Sorprende come una novità il fatto che tutto questo si attui così chiaramente in una scrittura poetica contemporanea, Continua a leggere →
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