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Molteplici sono gli aspetti che colpiscono aprendo il libro di Sonia Caporossi “Erotomaculae” (Algra Editore, 2015), il primo è sicuramente l’impianto grafico che mi ha fatto immediatamente pensare alle opere di Emilio Isgrò. Artista che pure trasforma il linguaggio verbale in linguaggio visivo con le famose cancellature che anche Sonia Caporossi opera sui suoi testi, ma a differenza di Isgrò, per il quale si può parlare di “sottrazione della parola”, la cancellatura della Caporossi a mio avviso è più un mettere in evidenza, un dare forza alle parole eppure lasciando a queste la libertà di esprimersi, di dire e/o non dire. Dunque non una banale negazione, piuttosto l’affermazione di nuovi significati con la conseguente trasformazione di un segno negativo in segno positivo. Le lettere, i grafemi, oltre ad avere un suono legato alle convenzioni linguistiche sono anche segni tracciati sul foglio, segni di cui Sonia Caporossi sfrutta tutto il potenziale visivo facendone espressione delle sue emozioni, dei suoi desideri. Sono il respiro stesso della poetessa che ora si gonfia, ora si trattiene; sono il suo battito cardiaco che ora corre all’impazzata, ora si quieta; sono lo scorrere del sangue nelle vene. Dice bene, infatti, Giovanna Frene nell’intensa introduzione quando scrive: Queste pagine trasudano un corpo, ne portano l’impronta sindonica, e sono un corpo, e per questo la lettura non è leggera, perché sembra di attraversarlo, questo corpo, nelle sue vicissitudini fisiche, nel suo essere carne+sangue+umori+soffio vitale. Proprio in esergo, infatti, in uno dei testi in corsivo che segnalano nel libro le diverse sezioni, si afferma che “poesia è il vomito di un istante/ l’alleggerirsi scabro di succhi gastroenterici / un dito immerso nell’egolatria / della Musa di turno / nei suoi affreschi vaginali”. Dell’amore, o meglio, dell’eros, si attraversano tutte le fasi nelle varie sezioni: dalla dimensione fisica assoluta del corpo femminile (Corporalia), alla dimensione della relazione fisica di due corpi (Hypnerotomachia), dall’intimità (Dominaedomus) alla crisi dell’armonia amorosa (Paleokrisis), con il suo portato di dolore/dissidio assoluto (Thanatophidia), dalla rinascita dell’innamoramento (la sezione “orientale” di Ashram) fino al sacrificio estremo di impronta saffica (Epilogos).
Al di là dell’aspetto aggressivo, impudico, del dettato poetico “Erotomaculae” è un cantico erotico e dell’amore riporta le contraddizioni, le suppliche, le lotte, ma soprattutto la potenza, la forza in grado di trasformarci. Fossero pure scritte nel classico Times New Roman a corpo 12 non perderebbero nulla del loro potenziale elettrico, dico elettrico perché delle vere e proprie scosse provoca la lettura di questo libro, dei corto circuiti nella nostra mente anche per l’uso direi psichedelico del linguaggio che oscilla dall’italiano al greco al latino all’inglese e persino quello matematico e fisico. Ogni testo appare come la stazione di un rituale erotico, il cui immaginario è ricco di riferimenti mitologici, dove l’amata sembra quasi annullata nella potenza del desiderio che riesce a scatenare. Un libro impegnativo che richiede più che mai la collaborazione attiva del lettore, collaborazione che non si limita alla lettura, ma al sentire sulla propria pelle quanto Sonia Caporossi vuole condividere con noi in una vera e propria esperienza sensoriale.

Lucianna Argentino

 

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Sonia Caporossi (Tivoli, 1973), docente, musicista, musicologa, scrittrice, poeta, critico letterario, artista digitale, si occupa di estetica filosofica e filosofia del linguaggio. Con il gruppo di art-psychedelic rock Void Generator ha all’attivo gli album Phantom Hell And Soar Angelic (Phonosphera Records 2010), Collision EP (2011), Supersound (2014) e le compilation Fuori dal Centro (Fluido Distribuzioni, ITA 1999) e Riot On Sunset 25 (272 Records, USA 2011). Suoi contributi saggistici, narrativi e poetici sono apparsi su blog e riviste nazionali e internazionali. Dirige il blog Critica Impura. Ha pubblicato a maggio del 2014 la raccolta narrativa Opus Metachronicum (Corrimano Edizioni, Palermo 2014, seconda ed. 2015). Insieme ad Antonella Pierangeli ha inoltre pubblicato Un anno di Critica Impura (Web Press, Milano 2013) e la curatela antologica Poeti della lontananza (Milano, Marco Saya Edizioni, Milano 2014). È presente come poeta nell’antologia La consolazione della poesia a cura di Federica D’Amato (Ianieri Edizioni, Pescara 2015) e, con contributi saggistici, nei collettanei Pasolini, la diversità consapevole a cura di Enzo Campi (Marco Saya Edizioni, Milano 2015) e La pietà del pensiero. Heidegger e i Quaderni Neri a cura di Francesca Brencio (Aguaplano Edizioni, Perugia 2015). È uscita nel 2016 la sua silloge di poesie omoerotiche Erotomaculae (Algra Editore, Catania). Conduce su Radio Centro Musica la trasmissione Moonstone: suoni e rumori del vecchio e del nuovo millennio. Vive e lavora nei pressi di Roma.