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“SENTIRSI DENTRO UNA MAGIA…”
Le poesie sono giocattoli dell’anima. L’anima – l’immenso mondo che c’è dentro di noi – è un reame così buio e sconfinato che anche i grandi, che si danno tante arie, non ne capiscono una beata pigna. Tanto che spesso preferiscono far finta di non vederla, di non averla per niente. Oppure le cambiano nome, la chiamano mente, e poi non ci pensano più.
Il compito di fronteggiare la propria anima è per i grandi così smisurato come per i bambini quello di fronteggiare il mondo dei grandi. Ci vogliono giocattoli, attrezzini che aiutino, cominciando da cose piccole adatte alle mani. Le poesie sono questi giocattoli, questi attrezzini: bastoncini per sondare quanto è profonda l’anima, prima di metterci piede.
Bruno Tognolini
CHE COS’E’ LA POESIA?
(stralcio da una conversazione in agorà con i bambini di 4ª)
IRENE M.: è una storia che fa provare delle emozioni.
ALBERTO: è un racconto musicale
FRANCESCA: sono parole per esprimere emozioni
ALBERTO: sì, per liberarsi, quando senti il “magone” usi la poesia per dire quello che provi senza vergognarti.
IRENE B. : molte volte è dolce e ha le rime.
EMILY: può essere la storia della vita.
IRENE M.: è un misto di realtà e fantasia, ti ci senti dentro quando la scrivi.
ALBERTO: anche leggendola ti ci senti dentro.
IRENE B.: anche se è triste, alla fine della lettura ti senti bene.
MARTIN: tutti possono esprimersi con la poesia, è qualcosa che viene dal cuore.
IRENE M.: sì, è la poesia che si mette nella tua testa e ti dice di scriverla.
IRENE B.: per farla ci vuole un’idea, un’ispirazione.
IRENE M.: il poeta ha bisogno di essere in una situazione o in un posto, sia fuori di sé che dentro di sé.
LAILA: deve vivere un’esperienza particolare.
FRANCESCA: e questa esperienza deve farti provare una forte sensazione, un sentimento.
ALBERTO: e la fantasia diventa un pensiero di quella situazione.
ALESSIA: la fantasia ti aiuta a tirare fuori le parole giuste.
IRENE M. : nella poesia puoi scrivere tutto, ma quando scrivi provi l’emozione di sentirti dentro una magia.
Nuvole
Agnelli bianchi
pascolano le praterie
del cielo.
Soffici angeli riposano
tra batuffoli di cotone.
Falene leggere
Come panna montata
Incantano
I nostri occhi.
( POESIA COLLETTIVA)
Pioggia del gigante
Povero gigante,
piange talmente tanto
che inonda le città
di uccelli azzurri
che cadono dal cielo,
anche le rane
si dilatano nei mari blu.
Povero gigante,
lui si che è disperato!
LARA
Le farfalle
Eccole qui:
due ali arcobaleno
due antenne riccioline,
i fiori del cielo,
eccoli qui
i sogni del mattino.
IRENE
Luci di Natale
Si accendono
le luci
In giardino,
luccicano come stelle,
brillano come diamanti,
fanno felice la città.
LAILA
L’ inverno
Tu, fiocco di neve,
tu, gelo del pomeriggio,
rivelami la strada del tuo splendore bianco.
Tu, fiocco di neve,
mostrami la bufera
dentro al tuo cuore.
Voi, rami spogli,
guardate i vostri figli che cadono.
Eppure non sapevo che l’ inverno fosse così triste.
Quando arriverà il Natale
tutto si rallegrerà.
MATTIA
Ecco la tramontana
Ecco!
É la tramontana
che viene da nord.
Gente imbottita di vestiti,
bambini che giocano con la neve,
pettirossi che volano nel cielo grigio
e si allontanano
nel vespro del cielo
al tramonto.
LAILA
INVERNO DI GIOIA
Saltai di gioia!
Evviva! Evviva!
E vidi la neve
che scendeva delicatamente
sui giardini,
durante la notte.
Così fredda scendeva
In fiocchi, come
un uomo di neve
pronto ad occupare
tutta la terra
io pensai di…
giocare con la mia nuova amica,
di parlarle mentre cadeva
e infine veder…
Babbo Natale
volar nel cielo
buio
della notte.
MATTEO
Inverno
Inverno,
mantello bianco
di chicchi leggeri,
di farfalle argentate.
Inverno
consuma
Il sole noioso,
lascia che
le lacrime degli angeli
gelino.
Inverno
cambia il mondo,
per me.
IRENE
Se fossi
Se fossi un uccello
volerei lontano
serena e spensierata,
sopra i monti,
lungo i mari e i fiumi.
Se fossi la luce
illuminerei tutto e tutti,
fuori e dentro.
Se fossi una matita
scriverei in cielo,
sulle nuvole scriverei
“Ciao a tutti!”
ALESSIA
Sentimenti invernali
La dolcezza
dell’inverno,
come musica
argentata.
Il dolore
della fine
dell’estate,
della neve
che si infila.
la bellezza
della neve
che splende
sulla terra
come una nuvola bianca
dolcezza, dolore, bellezza…
IRENE
Autunno
Alla sera
quando il vento si leva
l’autunno si veste
di vento, pioggia
e anche di freddo.
Sulle strade bagnate
la pioggia scivola via.
Le foglie si lamentano come malati,
finché cadono sulle strade umide.
Il flauto dell’inverno
canta una dolce
ninna-nanna
agli alberi stanchi.
Buona notte, autunno.
ALESSIA
Dario ha detto:
Organizzo da anni piccoli percorsi legati alla poesia per la scuola primaria e Tognolini è uno dei miei riferimenti più importanti 🙂
Sì, alcune volte, quando riesco a farli sentire “tranquilli”, la poesia diventa magia 🙂
Sara Ferraglia ha detto:
Più il mondo diventa quello che è sotto gli occhi di tutti, più la poesia diventa necessità. Se i nostri bambini impareranno a dialogare con la propria anima saranno adulti migliori.
Sara
donatellarighi ha detto:
Sono rimasta colpita da quanto il linguaggio poetico sia connaturato all’espressività spontanea dei bambini. Loro sanno, in modo intuitivo e diretto, cosa sia la poesia, ne perpeciscono l’intima natura e hanno consapevolezza della forza delle parole.
Come sempre, dare la possibilità, il tempo e la giusta accoglienza a questi loro saperi diventa spazio di crescita e di apprendimento reale, e non fittizio come spesso accade nella scuola. Apprendimento per tutti, anche per gli adulti.
Poi sì, è vero Sara, ora più che mai c’è necessità di poesia, di buone pratiche, di bellezza.
Ottimo, Dario, sarebbe interessante scambiare le proprie esperienze. 🙂
creativepalabras ha detto:
I bambini hanno un ‘attrazione innata per la poesia perchè sanno sognare, vedere le metafore e lasciarsi guidare dalla musicalità della parola. Forse per questo anche molti grandi poeti e scrittori amano scrivere per i bambini: non solo Rodari, ma anche JR.Jiménez, G. Mistral, Sepulveda… mi viene in mente la bellissima poesia “Bambino” di Alda Merini che ho inserito in occasione della giornata mondiale della poesia nel mio blog:
Bambino
Bambino,
se trovi l’aquilone della tua fantasia
legalo con l’intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati
e tua madre diventerà una pianta
che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe
che portino la pace ovunque
e l’ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere
guardati nell’acqua del sentimento.
Alda Merini.
donatellarighi ha detto:
Esortazioni più utili agli adulti che ai bambini. Questi sanno già creare giardini incantati e abitarli con naturalezza, sono gli adulti ad averne perso memoria o dimestichezza.
Grazie per esserti soffermata.
Dario ha detto:
Lo farei più che volentieri 🙂 Da qualche parte qui deve esserci l’indirizzo del mio blog 🙂 oppure questa [dangelo.dario at gmail.com]. Ciao
gisy ha detto:
Grazie a Donatella di questo bel post …deliziose queste poesie e bravi gli insegnanti che accostano fin dalla primaria i bambini alla magia della poesia
fattorina ha detto:
Mancava un post come questo…
I bambini non sono poeti innati ma sentono poeticamente, intensamente e sanno inventare un lessico adeguato al mistero percepito.
Narda