di Monica Maggi
“Mi scusi, dove trovo lo scaffale della poesia?” “Giù in fondo, a destra” Il giù in fondo a destra significava quasi vicino all’uscita di sicurezza, il che significava quasi alla fine della libreria. E poco importava che fosse Feltrinelli, Mondadori o altro. La poesia era esiliata, relegata, all’angolo e pure zippata. Due scaffali o poco più. “Mi scusi, ma perchè così poca poesia?” “Perchè non si vende, non piace, non la capiscono” Mah, pensavo tra me e me uscendo, a me sembra più incomprensibile una formula matematica…. Così succedeva sempre, perchè da sempre ho letto e cercato poesia. Così poi sono andata a cercare libri di poesia tra l’usato, e ho tirato il fiato per un po’. Ma anche lì poco, trovavo sempre poco. E mi rammaricavo: possibile che il mondo fosse così aspro e dal cuore rancido, da non amare la poesia? Continua a leggere
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