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Poeticamente attratti
Estratti da L’ultimo passo sulla terra (2008-2010)

1.

Tu sai l’ordine di una parola
cassetti dove fuggire in riga

poeticamente attratti da sospetti
cieli sconosciuti ma fianchi

femmine sode nominabili donne
dilettanti prima dell’oscuramento

facile bestiame corpo considerando
l’ordine di molte parole queste

marcate dal fuoco nei cassetti
poeticamente distratti dal sangue

di splendide oscure femmine
sode dilettanti donne per unico

ordine di queste parole adatte
al chiuso battito degli uomini.

2.

Tu sai la cortesia di una parola
rumorosa sul selciato il ragazzo

gode del fresco leggero presagio
guardando intorno tutte le ombre

intorno al poeta immobilizzato
pietra di un solido corpo amore

spigoloso di donne millenarie
arenate e contese forse mitiche

alla rena accaldata del mare eterno
il cammino passato dai piedi

al forte volume terreno radicato
al sogno dell’anima la sua notte

cortese di queste parole adatte
al ricolmo affanno degli uomini.

3.

Noi sappiamo come prendono
i vivi rossi nei cieli mestruali

quando tornano le donne al riso
di un solo fiume uno solo rifatto

disteso galleggiante fino alle
isole cantate questa ragione

irragionevole distrutta pazzia
di un segreto raccolto uterino

di un segreto discorso poetico
finché travolti dall’attrazione

le sere i prati fino all’universo
ultimo folgorati vedranno tutta

la forza.

4.

Noi sappiamo la gran notte
sorprendere chiusa nel riverbero

da qualche parte il paese serve
per un sol uomo che sorrida

leggero chiudendo a scatto
gli occhi i denti la stanchezza

voluta inscatolata a forza di
ragione di sbagli calcolati

nel giro ammassato del sole
al prossimo risveglio riacceso

nella gran voglia di schiacciare
le ossa fino all’ultimo fottuto

istante.

5.

Sai sappiamo l’ordine delle donne
nominate per il ballo dai vecchi
profonde fino al sangue al getto
cortese e per una giovane viva
si danno alla radice del baratro
al costume più umano del ventre
tutti stampati tutti rapiti nella gonfia
attrazione solare in mezzo al senno
in mezzo alle grida degli ultimi

consumati.