Monica Torda di Rieti esprime nei testi di questa sua prima raccolta le proprie emozioni in modo spontaneo e sincero.
Il suo stile si connota per una scelta inusuale nella poesia contemporanea: l’uso della rima che dà ai suoi testi l’andamento di “filastrocche” e che la avvicina stilisticamente a Vivien Lamarque.
Tuttavia nelle poesie di Monica Torda c’è una maggiore urgenza di descrivere in versi, senza censure o filtri, tutti gli stati d’animo e tutte le situazioni della vita, da quella sociale a quella intima e c’è un’ingenuità, non costruita, nello sguardo e nel rapportarsi al mondo e alle sue contraddizioni.
In questa sincerità e in questo modo di trattare la poesia come un colloquio, diretto e immediato, con il lettore, sta il pregio di questa prima prova di un’autrice, che si è accostata da poco alla scrittura.

Cristina Contilli

 

 Il mio mondo.

Vivo in un mio mondo,
che direi, particolare,
immersa in quelle cose,
che lo rendono speciale.

Non sono,esse,costose,
ma c’è dentro la poesia,
che,da tempo è diventata,
la più dolce compagnia.

E’ proprio questa a rendere,
il mio mondo armonioso,
consentendo al mio cuore,
di mostrarsi generoso.

E’ sempre lei che dona,
allo stesso sensazioni,
che alimenta il mio sentire,
con dolcissime emozioni.

Nel mio cielo.

Nel mio cielo danzano,
stelle molto passionali,
sono tutte assai gioiose,
perché hanno anche le ali.
 
Si stanno allenando,
per raggiunger l’infinito,
accettando volentieri,
del mio animo, l’invito.
 
Hanno tutte il fare,
di chi aveva questo bisogno,
e pregusta la gioia,
dell’avverarsi di un sogno.
 
A godersi lo spettacolo,
c’è la luna sorridente,
e giù, un cuore di bambina,
che si distingue tra la gente.
 

Testi tratti da: Monica Torda, “L’esperienza di un’anima vibrante. Introduzione di Cristina Contilli”, Torino, Edizioni Carta e Penna, 2008, pp. 48, euro 7.00.