J’aime le brouillard, tu le sais
Ses épaisseurs lumineuses
Ses taches de mort calme dans l’antre du jour
Et tu sais aussi que j’aime le brouillard parce qu’il ressemble
A ce regret qui est en moi
Entre l’heure et la mémoire
Quand j’ai la vertu de regarder ma mort
Les claires ruines et tout l’après
Où je n’aurai plus de structure
Où il n’y aura plus de langage, plus de formes même ombreuses
Plus d’arête aucune catégorie dans le vide
Aucun vide du vide
J’aime le brouillard de m’y faire réfléchir
S’il ressemble tant soi peu à ce destin défaisant mon heure
Dans le voeu de l’instant et du rien
(tiré du livre de poèmes “Les élégies de Yorick”)
Jacques Chessez
* * *
Amo la nebbia
Amo la nebbia, lo sai,
la sua densità luminosa
le sue chiazze di morte calma nell’antro del giorno
E sai anche che amo la nebbia perchè somiglia
a questo rimpianto che è in me
tra l’ora e la memoria
quando ho la virtù di guardare la mia morte
le chiare rovine e tutto il dopo
in cui non avrò più struttura
in cui non ci sarà più linguaggio, più forme anche ombrose
più sosta per nessuna categoria nel vuoto
nessun vuoto del vuoto
Amo la nebbia per il suo farmi riflettere
se somigli tanto o poco a questo destino che disfa la mia ora
nella promessa dell’istante e del nulla.
(tratto dalle ‘Elegie di Yorick’)
Pingback: J’aime le brouillard
domaccia ha detto:
un andamento meditativo e assertivo, una sorta di calma malinconica.
Certo l’hai tradotta tu, cara Blumy, vero?:-))
Blumy ha detto:
si, Domi, l’ho tradotta io. un poeta amaro e malinconico, Chessez.
marinaraccanelli ha detto:
bella poesia, di grande atmosfera, e bella traduzione:il duplice testo si lascia gustare con una malinconia sospesa, fa riflettere sul tutto e sul nulla, che si rassomigliano tanto – nella nebbia e nell’universo
grazie, Blumy, per la scelta e per la traduzione
marina
Blumy ha detto:
ho scoperto da poco Jacques Chessez, pensa un po’, Marina, non sapevo che fosse uno dei più grandi poeti francesi contemporanei !
silvano braido ha detto:
Ciao Blumy, complimenti per il tuo impegno culturale, in questi giorni ho letto diverse tue poesie, mi sono piaciute tutte e alcune in particolare mi hanno solleticato la fantasia. Se hai piacere dammi un tuo indirizzo che ti mando dei miei cataloghi. Buon lavoro, Silvano Braido
Blumy ha detto:
Ma certo, carissimo. Vado a cercare la tua mail per mandarti il mio indirizzo. Sarà il tuo bellissimo regalo per il mio onomastico ! 🙂
Sergio ha detto:
Per quanto sembri strano, manca la traduzione dell’ultimo verso: dans le voeu de l’instant et du rien (“nell’augurio dell’istante e del nulla”).
Blumy ha detto:
non è strano, o meglio, sarebbe strano se io non fossi così irrimediabilmente distratta. grazie per la segnalazione (voeu ha molti significati: e se lo traducessimo promessa? nella promessa dell’istante e del nulla che ne dici, Sergio?
p.s. è stato un copia e incolla che ha tagliato l’ultimo verso; nel mio blog c’è proprio nella promessa dell’istante e del nulla