Una goccia di niente
C’era una volta un saggio potente
che in mano aveva una goccia di niente.
Solo, abitava nell’ immensità,
senza montagne, né mari e città.
Guardò la goccia con gran tenerezza,
le donò un soffio, una tremula brezza…
e allora tutto fu in lei concentrato,
anche se ancora non era creato.
C’erano i cieli, le acque ed i monti,
piante, animali e fiori già pronti.
C’erano occhi di bimbi innocenti,
c’eran la pioggia, la neve ed i venti.
Lasciò la goccia cader dalla mano
e la guardò scivolare lontano,
finchè raggiunse una stella piccina
che cominciò a brillar più di prima.
Intorno alla luna e al sole danzò
finchè immensa lei diventò.
Fu un’esplosione di luce, un boato
e l’universo così fu creato.
Poesia scritta insieme alla mia nipotina Claudia, 6 anni, che ha immaginato così la creazione dell’universo. Possano essere i pensieri dei bambini segnali di speranza e auspici di un futuro migliore.
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