Informazioni su Sara Ferraglia
"Coltivo un blog anch’io
Uno dei tanti, un blog di poesia
Vi semino pensieri
Ogni tanto li annaffio
Dal gelo li proteggo
Li leggo e li rileggo
Per non farli morir di nostalgìa
Come faceva mia nonna ieri
Con l’orto dietro casa
La sua passione sembra un po’ la mia
Ogni tanto passava la vicina
Si fermava a guardare
Poi chiedeva un rametto
Di rosmarino per cucinare
Anche dal mio giardino passa gente
Fantasmi senza volto
Visite quotidiane
che non dicono niente."
Tutto ciò che è poesia mi appassiona, ma ogni tanto scrivo anche fiabe , racconti e filastrocche per l'infanzia.
Scrivo su blog letterari ( Artemisia, VDBD, La Recherche )
Miei racconti sono stati pubblicati su Stampa Alternativa e Prospektiva e su varie raccolte antologiche..
Sono stata finalista e vincitrice in numerosi concorsi nazionali con poesie, fiabe e racconti molti dei quali raccolti nel mio blog:
sarapoesia.blogsopt.com
Blumy ha detto:
non so, ma mi sono parse così belle, ma così belle, Sara, quasi da commuovermi
Cettina Lascia Cirinnà ha detto:
Ho pensato alla “Poesia” come all’essenza della vita stessa, non c’è sopravvivenza se non si parla di … poesia.
Grazie
Cettina
Narda Fattori ha detto:
Sono poesie intense e amare, quasi una profferta di dolore verso il cielo e le sue costellazioni. Il suo silenzio mirabile non ammirabile. La prima, specialmente,mlka sento così vicina…
lucetta frisa ha detto:
sono le poesie più belle che tu abbia mai scritto.
BELLISSIME!
Complimenti sinceri!
lucetta
marinaraccanelli ha detto:
direi che qui hai superato te stessa, Sara, sono poesie che vanno oltre il contingente, per ciò che dicono e ciò che fanno pensare oltre il detto, e per le variazioni di ritmo che creano una musicalità intima, suggestiva
marina
antonella pizzo ha detto:
grazie, sono bellissime, la prima e la seconda sono legate fra di loro, sarà un viaggio che faremo tutti “senza partenze e senza ritardi” ci porti fuori dal tempo e dallo spazio, oltre ogni dolore. belle belle visionarie e suggestive. brava!
margherita ealla ha detto:
“l’antefatto” di un’anestesia che porta al nulla o forse al tutto delle stelle
porta soprattutto (e questo è il vero antefatto) “a mettere radici”
e il viaggio remoto (che affonda le proprie radici anche nel mito) diventa quello del sogno “unico viaggiatore trasparente” (bellissimo!) in un radicarsi profondo e nascosto
e rispetto a questo, tutto il resto diventa – è-sono
“Gli altri, tutti fermi anche se in movimento” (altro passaggio, relativistico, molto bello).
Molto bene Sara, ciao!
Pingback: Viaggiatore nel sogno | fucarapolvere
Sara Ferraglia ha detto:
Grazie a tutte per aver viaggiato nel mio spazio/sogno.
Sara