Spazio
Scrivo quando una pulsione interiore mi porta a mettere nero su bianco idee e emozioni che possono poi essere poesia o semplici sfoghi o racconti. In ufficio, a casa, in case altrui, per strada appunto il verso o traccio l’idea su quello che ho a disposizione, il pc dell’ufficio, lo scontrino di un negozio, una busta, un foglietto volante.
Tempo
Se lavoro a un racconto mi immergo nel testo e le ore passano in un attimo, se si tratta di poesia, pure. Lo scrivere è un uscire dal tempo reale per immergersi in quello interiore che non combacia con le ore canoniche. Perciò brucia la cena, salta la spesa, esco più tardi o non esco per niente.
Scrittura
Se fossi una scrittrice lascerei una parte della giornata per dedicarmi allo scrivere, per trovare un mio stile, per affinarlo, ma non lo sono e quindi i miei versi sono schietti come il vino dei contadini che può essere buono o avere uno spunto d’aceto, ma sicuramente sono genuini e provengono dalla terra che mi ha formata, umanamente e culturalmente ( il mio spazio ) e che li ha generati negli anni ( il mio tempo).
La mia scrittura autentica,
pudica, proietta
l’essenza del mio spirito
– la donna gelosamente difende la propria intimità –
alla sbarra, rigida s’imbriglia,
piroettando
tra le gabbie del linguaggio
– “Homo ludens” dalla lettrice è stato recepito bene –
talvolta, spinta da un poeta,
scopre alcune tele
del propriopaesepatriaisola
– Da soggetto a oggetto? Lui bisbiglia: non è oggetto –
infine allegramente suona
sillabe, a limitare
la malinconia anulare.
– La mia scrittura è una creatura viva che rifugge la pietà –
Tratto da ” Incontro con Alessandra Palombo” in ” Il volo dello struffello”, Genova, Liberodiscrivere, 2007.
Antonio Fiori ha detto:
La mia scrittura è una creatura
pudica.
Talvolta, spinta da un poeta
alla sbarra, rigida s’imbriglia.
Piroettando
tra le gabbie del linguaggio
scopre alcune tele
del paese dell’isola
infine, allegramente suona
sillabe.
Ciao Sandra, ho mischiato le tue carte affettuosamente, e mi pare sia sempre tu 🙂
Sul dove e sul quando della scrittura, direi proprio che ci si ritrova tutti.
Bene.
Buona giornata
Antonio
maria pina ciancio ha detto:
Cara Sandra, mi è molto piaciuto il tuo raccontare la “scrittura” e la bella associazione con la metafora del vino dei contadini.
Un bacio Mapi
alessandrapigliaru ha detto:
Una scrittura che risente del radicamento e del senso di identità, che affonda le mani in una terra feconda e materna.
Un abbraccio e buona giornata 🙂
draimondi ha detto:
“Se lavoro a un racconto mi immergo nel testo e le ore passano in un attimo, se si tratta di poesia, pure. Lo scrivere è un uscire dal tempo reale per immergersi in quello interiore che non combacia con le ore canoniche. Perciò brucia la cena, salta la spesa, esco più tardi o non esco per niente”
Sandra: avrei potuto scriverlo io tutto questo, parola per parola :)) Sai quanti sughi ho bruciato? 🙂
Un resonconto sincero e genuino da cui trapela che la scrittura per te è una sincera e profonda passione.
Un abbraccio.
violaamarelli ha detto:
scrivere è per sandra come per molti di noi entrare in un’altra dimensione, dove spazio e tempo si bruciano (insieme ai sughi) e prende forma la “creatura viva”-generare, creare, una “creatura”- nata da noi, che diventa altra da noi. Antonio ha ragione, questi spazi tempi mettono in rilievo processi molto simili, dalle diverse angolature, ma tutti ugualmente toccati dal far “nascere”, un abbraccio, Viola
antonella ha detto:
anch’io, anch’io, molte volte ho bruciato la cena e molte altre volte ho dimenticato di prepararla 🙂 sì, mi ci ritrovo perfettamente. a.
maria gisella catuogno ha detto:
il tempo della crittura è veramente soggettivo: intere giornate, a volte, trascorrono come poche ore…
gisella
Blumy ha detto:
sei una scrittrice ! Solo uno scrittore puo’ far bruciare la cena e non comprare da mangiare !
sandrapalombo ha detto:
Eccomi a salutarvi e a ringraziarvi per gli affettuosi messaggi:
@ Antonio la tua versione scorre molto bene. Mannaggia che l’ho già pubblicato questo testo altrimenti usciva a nome di due autori 🙂
@ Maria Pina mentre ti leggevo pensavo che non si trova quasi più il vino dei contadini…forse sono rimasta indietro 🙂 dovrò aggiornarmi e trovare un’altra metafora, se non sono in disuso… eheh.
@ Sì Alessandra non potrei parlare di altro. Non conosco altro solo la mia storia e la mia terra, sono sempre stata contraria ai tuttologi…
@ Daniela ti abbraccio e ti sorrido, tra noi poche parole bastano.
@ Viola è vero si parla di nascite e una volta staccato il cordone non sono più solo nostre e le condividiamo, siano testi o figli. Un abbraccio.
@ Antonella anche tu bruci le pentole? Non è che poi diranno che siamo delle streghe? Scherzo. Un bacio.
@ Gisella .Il tempo sì ha lancette diverse a seconda dei luoghi e delle situazioni. Ieri alla cerimonia, per esempio, è stato bello tornare indietro con la memoria, anche se l’occasione era triste. Grazie per la tua presenza.
@Blumy : no no, come ha scritto Viola uno scrittore non può bruciare la cena, deve apparire, riscuotere, correre, esserci….e la cena gliela preparano gli altri 🙂
Buona serata a tutti.
Sandra
erminiadaeder ha detto:
La trasparenza schietta della tua scrittura, bellissimo proporsi.
e.
sandrapalombo ha detto:
Grazie Erminia della lettura e dell’apprezzamento. Sandra
ritabonomo ha detto:
Quello della scrittura è spazio dilatato, indubbiamente, spazio di un non tempo. E lo ricordate bene e simpaticamente tu, Antonella e Daniela con gli aneddotti di sughi bruciati e quantaltro. Ed è cosa estremamente tenera, questa. 🙂 Per me questo non tempo è altrettanto “dannoso”: mi dimentico di andare al lavoro quando scrivo, m’arrabbio se mi disturbano, stacco i telefoni, divento intrattabile. Un’immagine certo non tenera ma del resto, parafrasando Josephine Sassu, lo dico sempre d’essere scontrosa come un rinoceronte 🙂
Ma è sopratutto la dimensione pudica che, di questo tuo spazio raccontato, mi è rimasta impressa. Una dimensione di riservata intimità da difendere oltre ogni quotidiana contaminazione. 🙂
Rr
sandrapalombo ha detto:
Thank you Rita… 🙂 sì, nonostante abbia un carattere aperto, sono riservata per quanto riguarda la mia sfera più intima siano dolori o gioie.
Sandra
mariapia ha detto:
Cara Sandra, in moltissime ci riconosciamo in questo “modo” della scrittura, e ci unisce a tante delizie che scansavami di nominare…ma il vino schietto mi piace molto, e sarò apprezzato sempre.
MPia
sandrapalombo ha detto:
Maria Pia allora se ci conosceremo cercheremo vino schietto per brindare 🙂
Grazie per la lettura.
Sandra