Spazio

Scrivo quando una pulsione interiore mi porta a mettere nero su bianco idee e emozioni che possono poi essere poesia o semplici sfoghi o racconti. In ufficio, a casa, in case altrui, per strada  appunto il verso o traccio l’idea su quello che ho a disposizione, il pc dell’ufficio, lo scontrino di un negozio, una busta, un foglietto volante.

Tempo

Se lavoro a un racconto mi immergo nel testo e le ore passano in un attimo, se si tratta di poesia, pure. Lo scrivere è un uscire dal tempo reale per immergersi in quello interiore che non combacia con le ore canoniche. Perciò brucia la cena, salta la spesa, esco più tardi o non esco per niente.

Scrittura

Se fossi una scrittrice lascerei una parte della giornata per dedicarmi allo scrivere, per trovare un mio stile, per affinarlo, ma non lo sono e quindi i miei versi sono schietti come il vino dei contadini che può essere buono o avere uno spunto d’aceto, ma sicuramente sono genuini e provengono dalla terra che mi ha formata, umanamente e culturalmente ( il mio spazio ) e che li ha generati negli anni ( il mio tempo).

La mia scrittura autentica,
pudica, proietta
l’essenza del mio spirito

– la donna gelosamente difende la propria intimità –

alla sbarra, rigida s’imbriglia,
piroettando
tra le gabbie del linguaggio

– “Homo ludens” dalla lettrice è stato recepito bene –

talvolta, spinta da un poeta,
scopre alcune tele
del propriopaesepatriaisola

– Da soggetto a oggetto? Lui bisbiglia: non è oggetto –
infine allegramente suona
sillabe, a limitare
la malinconia anulare.

– La mia scrittura è una creatura viva che rifugge la pietà –

Tratto da Incontro con Alessandra Palombo” in ” Il volo dello struffello”, Genova, Liberodiscrivere, 2007.