Non è un’anteprima assoluta ma quasi una necessità, un’ ulteriore segnalazione anche qui, in un blog la cui redazione è prevalentemente femminile, per ciò che questo libro rappresenta. La parola all’autrice, Loredana Lipperini :
Non è un paese per vecchie nasce durante il giro di presentazioni di Ancora dalla parte delle bambine: tante, come sapete (centoventi). Nasce in un tardo pomeriggio d’inverno, presso la Feltrinelli di Bari, quando una signora, dal fondo della sala, si alza e mi chiede quando mi sarei occupata delle altre. Non le piccole, non le giovanissime: le vecchie. In quegli stessi giorni, nella metropolitana di Roma (già, la fatidica linea B), imperversava una campagna pubblicitaria anti-burocrazia. Nella locandina si raffigurava una vecchia signora disegnata secondo lo stereotipo- creduto morto – della zitella: vezzoso cappellino rosa con veletta, labbra a cuore, occhialini a farfalla. Le guance erano coperte di timbri e bolli. Lo slogan era “Ammazza la vecchia”. Continua a leggere
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