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Milano 2009 due

Lasciando la riva
dalla curva del labbro
o altro aspetto
scommettere: trattiene
il passo o appena gira
fosse lui il compagno
Partire per separazione
si vena di quel segno
Fosse lui accostato
che innocente considera
con curiosità il panorama
senza vedere ancora dove
Ma cambia luce e grazie
alla sorpresa matura
l’occasione che spinge
i viaggiatori ad affiancarsi

da Sesto Senso, Campanotto, Udine, 1999

*

Scandaglia lo sguardo
dal bordo scuro il fondo
del pozzo invisibile il pericolo
i grandi raccomandano
attenti la tarantola
Non conosciamo ancora
forma per quel nome
la minaccia sommersa non increspa
la fontana non ruggisce intanto
ci vietano di attingere e di bere
Saranno artigli o corna a lacerare
fauci spalancate miste a nostre urla
tentacoli che inghiottono o veleno
Il fulmine saltato su dall’acqua
miseria e guerra esploderà tarantola
Mentre il mistero scorta ogni passione
dalla cisterna pulsa in ogni sforzo
domina ombra gli astri dell’orto
Rumina la bestia da lontano
vibra la nostra sorte
noi appostati
piatti sotto l’erba alta o da coltelli
negli angoli dei fienili verticali
saremo i primi

da Cielo Privato, Joker Ed., Novi Ligure, 2005
*

Si raccontava ancora la storia
E il cibo perduto, una fuga, un’ideale
prima delle battaglie in miniatura
la replica delle monete e degli oggetti
Noi dalla strada o dalle antenne
la cronaca ribelle, il divenire
Benedetti settanta
La tua utopia prendeva il largo
bandito gentile, la sfida
che sulla regola vinca l’eccezione
una nuova specie in convivenza
Possiamo conservare la memoria
il parco e la fontana nella neve
Venezia che protegge i baci
ma il ritratto grida la distanza
resta avvitato al tempo
Ogni evento cede al suo presente
lo splendore degli occhi, l’euforia
sfrecciano luci nella nebbia
Restano sogni domestici, nulla
da narrare, e il tarlo nella mente
Tu perduto e chiamato mille volte
da un archivio, l’utopia ormeggiata

da Cielo Privato, Joker Ed., Novi Ligure, 2005
*

Anche senza cornice intanto
s’aggiusta a sistema la tela
la maglia si sgrana a guadagnare
spazio così parete alata
Voi che sfilate ammiratori
alude a voi che immaginate
colore come senso universale
anche fango splendere rosato
ocra nuvolosa oro necessario
ecco concretamente oggetti
E se squarcia fa male davvero
se pelle deperisce è la vostra
i panorami i cari volti voi

da Cielo Privato, Joker Ed., Novi Ligure, 2005
*

Tra l’armatura e il cielo
pesa intera la nostra gravità
frutto e grandine, ogni evento
si strappa e precipita
invocando il suolo
La fronte deve spezzare la visiera
a inseguire la sorgente
nel vuoto da cui sgorgano
le stagioni e i gesti incompiuti
Fammi sentire la tua mano
seminare le carezze negate
Corpo di tutte le mani assenti
intreccia il cesto nutrimento
finché dalle ossa nasce
una chioma di vento e di sospiri
Come scirocco stordisce
e spossa le giunture
come fuochi d’artificio accende sogni

da Cieli di Roma, LietoColle, Faloppio (Co), 2006

*

L’ordine della madre impronta
forme e limiti, ogni creta
e vetro in ogni armadio:
quanto accanto, quanto a distanza
mormorando il nome
Ha soffiato vento nelle spugne
acceso le luci necessarie
E i nomi scomposti così sussurrati
si definiscono attorno ai confini
conversano, è quel discorrere
l’ordine ad animare la casa
Il materno si dichiara al mondo
nella cura, la scriminatura
nel tesoro delle bocche.
L’origine, lo spazio si dispongono
nelle valigie, così l’universo
viaggia con noi, stabilito
nei nostri gesti e nel sonno

da L’ordine della madre, Fiori di Torchio, Seregno, 2007

Luigi Cannillo è nato e vive a Milano. Lavora come insegnante di lingua e letteratura tedesca. Ha pubblicato le raccolte di poesia Transistor (TS, Novara 1986), Volo simulato (Campanotto, Udine 1993) Sesto senso, (Campanotto, Udine 1999) e Cielo Privato (Ed. Joker, 2005); inoltre le plaquettes di Cieli di Roma, LietoColle, Faloppio (Co), 2006 e L’ordine della madre, Amici del Libro d’Artista, Seregno, 2008. Singole poesie sono state pubblicate su numerose riviste, fra cui Millepiani, Manocomete, Il segnale, La mosca di Milano, Il Monte Analogo. È presente, antologizzato come poeta o con interventi critici, in antologie e raccolte di saggi. Ha collaborato alla redazione dell’Annuario Crocetti 2000 e di Sotto la Superficie – Letture di poeti italiani contemporanei, Bocca Ed., Milano, 2004 e ha curato con Gabriela Fantato La biblioteca delle voci – Interviste a 25 poeti italiani (Joker Ed, Novi Ligure, 2006) e inoltre le antologie di poesia e prosa giovanile della Rassegna “M. Incerti: ”Battiti d’alfabeto (Ed. dell’Ambrosino, Milano, 1999) e Il Cerchio e la Conchiglia, Le Voci della Luna, Sasso Marconi (Bo), 2008. Ha curato inoltre l’Antologia Il corpo segreto – Corpo ed Eros nella poesia maschile, LietoColle, Faloppio(Co), 2008.