MACAROON MOVIE PREVIEW
Otherwise known as Angel Face Trailer.
We need a few handfuls of height/weight proportionate females
weighing in at 130 pounds or less to just stand around
on men’s stomachs, feet sinking into the flesh.
Uncooked dough. Sprinkles. A dark cordial, the cherry floating
could be a bambi heart under blue light. Silky track
jacket. Satiny gym shorts. We need a few females to do their hair
like Farrah Fawcett when she was an angel. Hot rollers,
sponge rollers, long tube socks with candy stripes.
We need to see the little piggies literally sink
into the flesh. We mean wiggle and then disappear.
MACAROON MOVIE: ANTEPRIMA
Altrimenti noto come Angel Face Trailer.
Cerchiamo qualche manciata di femmine ben proporzionate,
peso 60 chili o inferiore, che se ne stiano semplicemente
sulle pance degli uomini, coi piedi sprofondati nella carne.
Pasta cruda. Spruzzi. Un cordiale scuro, la ciliegia galleggiante
potrebbe essere un cuore di bambi sotto una luce blu. Una felpa
setosa. Pantaloncini serici. Cerchiamo femmine con la messa
in piega di Farrah Fawcett quand’era un angelo. Bigodini caldi,
bigodini di spugna, calzettoni a righe colorate.
Abbiamo bisogno di vedere le porcelline letteralmente
sprofondare nella carne. In altre parole, dimenarsi e poi sparire.
***
GIGGLE OR GURGLE
Her voice sounds like marshmallow fluff
on the brink of liquefaction. Sweet stupefaction
as if we plucked her from a kiddy pool
filled with warm sugar water. Sugar cubes in the pony
play casting call were dosed with chloroform
for more authentic kinky effect. It’s a whole little world
of molded sugar spiked and girls lined up to try.
They nuzzle open palms then turn fuzzy.
Sometimes we tell them it’s soft-core going in,
but it’s a different story coming out.
RIDACCHIARE O GORGOGLIARE
La sua voce suona lanuggine di caramella soffice
sull’orlo della liquefazione. Dolce stupore
come se l’avessimo tirata fuori da una piscina gonfiabile
piena d’acqua calda e zucchero. Abbiamo inzuppato
le zollette nel cloroformio nel casting del cavalluccio,
per un effetto più perverso. Un intero microcosmo
di formine di zucchero drogate e ragazze in fila per provare.
Sgrufolano sui palmi aperti, poi svalvolano.
A volte gli diciamo che stanno entrando nel soft core,
ma quello che viene fuori è tutta un’altra storia.
***
SOME KIND OF SCHOOL NURSE
We kick them out if their toenails aren’t painted. High kick,
pom poms, wigs or real hair. Hold on tight. TIGHT.
Pay attention to this lesson about duct tape
and its many uses. You’ve got it wrong
if you think you’re immune. Think pink, baby
blue and maroon. Think elastic and plastic, baby
oil and bronzer. A prick and cotton balls soaked in alcohol
or worse. Do you think you’re some kind of school nurse?
You’re too unruly to know what’s good for you.
Pay attention to this lesson about curvature of the spine.
COME L’INFERMIERA DELLA SCUOLA
Se non hanno le unghie dei piedi smaltate le cacciamo. Gambe snodate,
pon pon, parrucche o capelli veri. Tenetevi forte. FORTE.
Fate attenzione alla lezione sul nastro isolante
e i suoi molteplici utilizzi. Vi siete sbagliate
se pensate di farla franca. Pensieri in rosa, azzurro
e rossiccio. Pensieri elastici, plastici, olio johnson
e abbronzante. Un ago e batuffoli di cotone imbevuti d’alcol,
o peggio. Chi vi credete d’essere, l’infermiera della scuola?
Siete troppo indisciplinate per distinguere il bene dal male.
Fate attenzione alla lezione sulla curvatura vertebrale.
BIO
Le poesie di Juliet Cook sono apparse su Diode, Diagram, Octopus, Robot Melon, WOMB, Prick of the Spindle e molte altre pubblicazioni straniere di rilievo, sia cartacee che online. Juliet è alla guida della casa editrice Blood Pudding Press, e autrice di diverse raccolte poetiche: fra le più recenti, ‘Gingerbread Girl’ (Trainwreck Press), MONDO CRAMPO (dusie kollektiv 3) e PINK LEOTARD & SHOCK COLLAR (di prossima pubblicazione per la Spooky Girlfriend Press). La sua raccolta più importante a tutt’oggi, ‘Horrific Confection’ è stata pubblicata di recente dalla BlazeVOX. Ulteriori informazioni sul sito dell’autrice, http://www.JulietCook.weebly.com.
CREDITS
La versione originale di ‘Giggle or Gurgle’ è stata pubblicata dalla rivista Counterexample Poetics; ‘Macaroon Movie Preview’ e ‘Some Kind of School Nurse’ sono state pubblicate, nella versione in inglese, dalla rivista ‘little white poetry journal’.
viadellebelledonne.wordpress.com 
una vera sorpresa questa poetessa americana (?) che non conoscevo e perfetta la traduzione di Patrizia Merello.
E’ una poesia importante che non lascia indifferente, anzi è contemporanea e spietata. Crudele.I versi hanno elettricità e tensione che non cade mai. Mi piacerebbe approfondire. I libri sono stati tradotti in italiano?
Mi viene spontaneo pensare che non è una poesia “bella” nel senso più convenzionale del termine (è l’antitesi della leggerezza) ma è una poesia che scuote il lettore, non gli consente di annoiarsi e neache troppo di allontanare il pensiero. Non annoia sicuramente.
Grazie Blumy – anche se non so chi sia Patrizia 😉 -e Maeba.
Juliet è di Columbus, in Ohio. L’ho scovata una notte spulciando fra riviste letterarie online e me ne sono praticamente innamorata: ho un debole per la poesia che riesce a farsi schiaffo, graffio, pur mantenendo una sua musica interna, non necessariamente seguendo una metrica. Mi auguro di aver reso correttamente questo effetto in italiano, il compito non è facile e le mie “versioni” sono soggette a continue revisioni…
Ho l’onore di essere la prima traduttrice italiana di Juliet, e quando dico onore non uso una formula di cortesia perché mi sta insegnando moltissimo, direttamente e indirettamente. Quindi, questo è il suo debutto italiano ufficiale. Chi è interessato può trovare i chapbook di Juliet e altri ninnoli su http://www.etsy.com/shop.php?user_id=99221.
“In altre parole, dimenarsi e poi sparire” per la serie le frasi giuste. (sorriso complice a l.)
per il resto mi piace più lo stile che i contenuti che sottosotto sembrano nascondere un femminismo forse meno scemo ma sempre un po’ ottuso come gli “ismi” comandano. (donne incazzate saltatemi addosso)
l’ironia è sempre benvenuta. Mi piace.
e lo stile, ancora. Secco ma non sterile. Sfumato ma non romantico.
bhè si capisce la scelta, leti.
forse troppo. ma l’amore è così, a volte.
intanto sorrido per le “cose inutili” che fai e farai.
s. travestito da neko.
Più che nascondere femminismo, questi versi mi sembrano una critica puntuale di modelli sociali imperanti imposti con la coercizione del condizionamento psicologico.
Mi piace, non lascia indifferenti.
Mi piacerebbe leggerla ancora Letizia ma purtroppo non sono assolutamente in grado di tradurre dall’inglese. Spero proporrai altre sue poesie perché, come dici bene, non lascia indifferenti e riesce a scuotere senza essere eccessiva, volgare, urlante ma mantenendo una sua compostezza e un buon ritmo. Sono caratteristiche che raramente coabitano.
Letizia grazie per la proposta, su etsy Juliet ha delle cosette interessanti. buon fine settimana a.
Neko: il femminismo c’entra poco qui. Immaginati di trovarti davanti a una serie di fotogrammi di film porno dozzinali, filtrati da una membrana zuccherina. La trovo solo una rappresentazione crudele, dolcificata quasi per scherzo.
Sulla frase felice, invece, siamo d’accordo. (sorride)
Brindiamo alle cose inutili!
Sono davvero contenta che Juliet abbia suscitato tutto questo interesse! Al momento, per quanto riguarda questa serie (Angel Face Trailer), stiamo lavorando a un chapbook con traduzioni in italiano a fronte, quindi in futuro chissà…
Antonella, grazie a te per l’ospitalità e buon weekend a tutti!
Un vero piacere trovare qui Letizia nella veste di traduttrice di una interessante poetessa.
Ho conosciuto la poesia di Letizia già tempo fa. La sua scrittura è – similmente a questa poetessa – a curva secca, vertigionosa, salata come l’acqua del mare quando arriva in bocca di schiaffo e pianta a chiodo il vero nudo.
Mi auguro di ritrovarla presto e spesso qui e in altri luoghi – anche cartacei – sia come traduttrice che in qualità di autrice che origina bellezza.
Ciao Letizia 🙂