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francesco-giubileiMorena Fanti incontra Francesco Giubilei

 

In un mondo in cui i trentenni sono definiti ‘bamboccioni’ dai Ministri, stanno sotto le gonne di mamma, hanno spesso crisi d’identità e non sanno cosa vogliono, scoprire che un ragazzo di sedici anni ha già una sua attività, tra l’altro in un settore che vive momenti non facili, fa ben sperare e regala un’iniezione di fiducia.
Si potrebbe definire Francesco Giubilei un “piccolo editore”? Forse è meglio definire “giovane editore” questo sedicenne cesenate che frequenta il liceo alla mattina e di pomeriggio, quando non va a giocare a calcio, si dedica alla sua casa editrice Historica.
Di sicuro Giubilei ha le idee chiare e sa cosa ama fare. La lettura e la passione per i libri sono gli stimoli che l’hanno spinto verso l’editoria. La frequentazione assidua del computer ha fatto il resto e il nostro si è immerso nel materiale che più gli è congeniale: la parola scritta e i libri.

  • Come si svolgono le tue giornate?

Alla mattina vado a scuola, frequento il quarto anno di Liceo Scientifico a Cesena. Al pomeriggio studio fino alle 4 poi vado a calcio tre volte a settimana. Gli altri giorni studio, leggo, scrivo, esco con gli amici.

  • Come è nata l’idea della casa editrice?

E´ nata dalla passione per i libri, per la scrittura, per la letteratura. E´ nata dalla voglia di scommettere su giovani autori ma anche su scrittori già affermati nel panorama editoriale.
Siamo totalmente contrari all’editoria a pagamento, agli “editori” che speculano sui propri autori millantando chissà quali servizi .
La presentazione completa della casa editrice e della nostra rivista letteraria la trovate qui: http://www.historicaweb.com/?presentazione
Il catalogo qui:
http://www.historicaweb.com/?historica_editrice

  • Sei solo a organizzare il lavoro o hai altre persone che ti aiutano?

Organizzare e mandare avanti da solo una casa editrice, anche se micro, come Historica-Il Foglio letterario, è impossibile se non si possiede molte competenze e tanto tempo libero. Io coordino il progetto, curo il sito, rispondo alla posta elettronica, gestisco la distribuzione, la diffusione e la pubblicità dei libri.
Abbiamo un grafico ed editor che è Sacha Naspini, due consulenti editoriali per la collana “Short Cuts”, Alessandro Cascio e Francesco Dell´Olio, oltre che un vignettista, Davide Laugelli, a cui si affiancano altri collaboratori. Abbiamo anche due distributori: Ediq per la collana di narrativa e la rivista e Del Porto per la collana “Short Cuts”.
Questo per quel che riguarda la casa editrice. Per la rivista è tutto un altro discorso.

  • Chi sceglie i testi da pubblicare? E come?

Come già detto mi avvalgo della collaborazione di due consulenti editoriali per la collana “Short Cuts”. Per la collana di narrativa invece compio una prima scrematura dei testi da solo poi mi consulto con alcuni collaboratori e con l’editor.
Chiunque fosse interessato a pubblicare un libro per Historica-Il Foglio letterario può scriverci (non inviarci il manoscritto in allegato) a info@historicaweb.com  

  • Quando pensi al lavoro che fai con la casa editrice, ti senti più un “nostalgico dei tempi passati”, come è scritto nella presentazione di Historica, o ti senti più “innovatore”, come sei agli occhi di molte persone?

Ti riferisci alla frase: “siamo dei nostalgici dei tempi passati ma viviamo pienamente il nostro tempo, con le sue contraddizioni e innovazioni.” Sinceramente mi sento più un nostalgico dei tempi passati. Quando leggo romanzi ambientati nel novecento o biografie di scrittori ed editori vissuti nel ventesimo secolo penso di essere nato nel periodo storico sbagliato.
Intendiamoci senza internet e le innovazioni degli ultimi anni tutto quello che abbiamo realizzato esclusivamente con l’aiuto del web non esisterebbe, però il fascino degli editori che facevano gli editori o degli scrittori che scrivevano e non facevano i mercenari, ecco questo tipo di cose al giorno d’oggi raramente le vediamo.

  • Historica – Il Foglio Letterario ha appena lanciato una nuova tamarricollana: Short chut, libri con storie dal taglio “intenso, rapido, essenziale, che coglie la sostanza della storia senza mai tralasciarne il fine letterario”. Nella pagina di presentazione della collana leggo nei requisiti tecnici che cercate “autori italiani, meglio se giovani e underground” (e da ciò deduco che non posso propormi come autrice). Per inaugurare questa collana avete scelto Tamarri, un libro di racconti di Remo Bassini che non è proprio giovanissimo e  forse neanche tanto underground. Cosa vi ha spinto a fare questa scelta?

Quando ho scelto di pubblicare “Tamarri” di Remo Bassini come primo testo di “Short cuts” immaginavo che mi sarebbe stata fatta questa osservazione.
Remo Bassini non è più giovanissimo (la giovane età anagrafica non è un requisito fondamentale per la collana) ma “Tamarri”, che è una piccola raccolta di racconti, è esattamente il libro che cerchiamo per Short Cuts. “intenso, rapido, essenziale, che coglie la sostanza della storia senza mai tralasciarne il fine letterario. trame drammatiche, fantastiche, street, pulp, generazionali di libri ideati per stare dietro a chi corre, a chi ha solo brevi pause per evadere, a chi deve attendere ore e non giorni, a chi ha ancora fame di storie in un mondo così lesto da dimenticare che l’immaginazione esiste ancora.”
Non sono d’accordo nel dire che Remo Bassini non è un scrittore con spirito underground.
Un autore già affermato che pubblica per un editore importante come Newton Compton e decide di pubblicare un libro per una nuova e piccola realtà editoriale, ha uno spirito underground.
Prendiamo Morozzi, pubblica per Guanda, ha avuto un gran successo e venduto moltissimo, però continua ad inviare gratuitamente i suoi racconti a decine di riviste letterarie underground.
Come si fa a dire che questi autori non hanno spirito underground?

  • Hai pubblicato il libro Giovinezza – Partitura per mandolino e canto, bastolascritto a soli 13 anni. E nel 2008 è uscito Bastola. La signora del fuoco (Arpanet). Dove pensi ti porterà tutto questo?

Non so dove mi porterà tutto questo, spero lontano, ma sono conscio del fatto che scrivendo solo libri difficilmente si campa. Per ora scrivo e pubblico libri per passione.

  • Cosa immagini nel tuo futuro?

Immaginare un futuro per noi giovani in questo periodo è sicuramente difficile, immaginarlo poi in campo letterario è davvero arduo. Per ora penso a concludere il Liceo (ho non pochi problemi con le materie scientifiche), poi si vedrà. Sono comunque orientato ad iscrivermi a Lettere e ad intraprendere un cammino nel campo giornalistico o editoriale.

  • Ho visto che hai diversi blog sparsi nel web. Deduco che tu sia cresciuto a pane e pc. Credi che internet ci possa dare cose che prima non erano possibili?

Internet è indubbiamente un grande mezzo che ha sconvolto la vita di tutti noi. Ho avuto la fortuna di avere uno zio che mi ha insegnato ad usare il computer fin da piccolo, un insegnamento che mi ha permesso di conoscere internet un paio di anni prima rispetto ai miei coetanei. Due anni di vantaggio che ho sfruttato appieno curando dapprima vari blog (alcuni chiusi, altri ancora attivi), poi un e-magazine e un sito internet.
Senza internet non avrei potuto realizzare il progetto di Historica e non avrei potuto confrontarmi con tante persone e professionisti.
A volte però penso al tempo che perdiamo online e che potremmo dedicare a quello che Bianciardi chiamava “Il lavoro culturale”: la lettura, lo studio, la scrittura. Tempo che potremmo anche dedicare agli amici, allo sport, alla vita sociale. E´ un argomento complesso che richiederebbe maggiore approfondimento, ma non è questa la sede adatta.
In definitiva il mio rapporto con internet è un rapporto di amore-odio.

  • Hai conosciuto persone tramite la rete? Come ti sono sembrati questi incontri?

Ho incontrato molte persone che avevo conosciuto online. Per esempio Renzo Montagnoli, l’editore Gordiano Lupi, le autrici di Historica Sabrina Campolongo e Barbara Gozzi, Milvia Comastri, Gian Paolo Serino.
Per ora tutte le persone incontrate dal vivo si sono dimostrate simpatiche e disponibili e non hanno deluso le aspettative.

E credo che anche Francesco Giubilei non deluderà le aspettative, sul web e anche nella vita ‘reale’. In bocca al lupo, Francesco.

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Francesco Giubilei è nato a Cesena il primo gennaio 1992.
Frequenta il liceo scientifico nella sua città, ama scrivere e leggere.
E’ il direttore editoriale della rivista e delle edizioni “Historica-Il Foglio letterario” (www.historicaweb.com ).
E’ autore di Giovinezza partitura per mandolino e canto (Società editrice Il Ponte Vecchio) e di Bastola. La signora del fuoco (Arpanet 2008), ha curato l’antologia “Lungo la strada” (Il Foglio 2008).
Biografia completa: http://francescogiubileibibliografia.blogspot.com