Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago con case tutte verande una sopra l’altra e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti a balaustra. Così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell’una Valdrada che l’altra Valdrada non ripeta, perché la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio, e la Valdrada giù nell’acqua contiene non solo tutte le scanalature e gli sbalzi delle facciate che s’elevano sopra il lago ma anche l’interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti, la prospettiva dei corridoi, gli specchi degli armadi.
Gli abitanti di Valdrada sanno che tutti i loro atti sono insieme quell’atto e la sua immagine speculare, cui appartiene la speciale dignità delle immagini, e questa loro coscienza vieta di abbandonarsi per un solo istante al caso e all’oblio. Anche quando gli amanti danno volta ai corpi nudi pelle contro pelle cercando come mettersi per prendere l’uno dall’altro più piacere, anche quando gli assassini spingono il coltello nelle vene nere del collo e più sangue grumoso trabocca più affondano la lama che scivola tra i tendini, non è tanto il loro accoppiarsi o trucidarsi che importa quanto l’accoppiarsi o trucidarsi delle loro immagini limpide e fredde nello specchio.
Lo specchio ora accresce il valore delle cose, ora lo nega. Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due città gemelle non sono uguali, perché nulla di ciò che esiste o avviene a Valdrada è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.
Antonio Fiori ha detto:
Ottima scelta proporre il Calvino delle città invisibili. Lettura piacevole e straordinariamente educativa, specialmente per i lettori più giovani. Per unanime giudizio, come sapete, ‘Le città invisibili’ è uno del capolavori di Calvino. Nella città scelta da Chiara si nota la contiguità amore/morte che Calvino propone con apparente casualità esemplificativa.
Antonio
Chiara Sambo ha detto:
Ieri sera qui in salotto si parlava di Calvino in riferimento al recente post di Blumy “Le due città”, così ho pensato di fornire un assaggio di questo splendido testo (utile anche come fonte di infinite ispirazioni) anche a lei che non lo ha ancora letto.
Blumy, corri in libreria!
Chiara
estasidellacarne ha detto:
al di là che il libro non mi piace, ma poi pensavo di trovare cose ben diverse lì e qui. tant’è…
Antonio Fiori ha detto:
Oh estasidellacarne per qual ragione non piace questo libro? O non le piace in genere la scrittura di Calvino? Anche i suoi critici più severi (vds Massimo Onofri che non gli perdona d’avere teorizzato la fine del romanzo) riconosce che le Città sono una piccola perla.
Antonio
Blumy ha detto:
e certo che ci vado in libreria, stasera. sembrerebbe avessi attinto al libro di Calvino, se non l’avessi letto. mi sembra di capire che, sia per qualità della scrittura che per il genere visionario, io con Calvino ci vada a nozze, almeno per questo libro. 😀
antonellapizzo ha detto:
Da aprire a caso e poi leggere l’insegnamento e il mutamento. Come fossero i ching 🙂 e come dice Chiara fonte di ispirazione. estasidellacarne che volevi trovarci qui e lì? a.
molesini ha detto:
Magnifico libro, da consigliare a tutti, senza eccezione.
Valdrada ha questo, che insieme inquieta e rivela e insegna:
“Le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.”
michele ha detto:
Libro esemplare per essere immaginario; al di là delle nostre capacità di realizzare una città e non solo, di questo genere, simbolo “della nostra, troppo sciatta, svagata esistenza” (queste ultime parole sono di Calvino”.
Michele
Chiara Sambo ha detto:
Per curiosità, estasi, un libro che ti piace…?
Chiara
luisa ha detto:
Italo Calvino mi ha sempre accompagnata. Dovrebbe essere letto per la sua leggerezza ma anche per la sua permeabilità a tutte le cose del mondo, senza paraocchi.
Blumy ha detto:
x Anronella, Silvia, Michele, Chiara e Luisa : lo sto leggendo e lo trovo bellissimo.
Blumy ha detto:
Chiara, la domanda che libro ti piace a chi è rivolta? chi è estasi? ??? 8o
Chiara Sambo ha detto:
Blumy, “estasidellacarne” è l’illustre sconosciuto che ha mandato il commento # 3 a questo post ;-))
ciao
Chiara