Quando il padre prese tra le braccia quel piccolo essere congestionato, urlante come un ossesso, graffiato sulle guance e con quattro peli a ciuffo sul cranio, disse ammiccando alla moglie, ancora affranta sul letto del parto :“ La chiameremo Angelica. Sono certo che avrà bisogno di un nome beneaugurante.”
Angelica nel giro di pochi giorni perse il colorito paonazzo e il pianto singultante; la pelle del viso divenne rosea e setosa, accanto al ciuffo natale era già spuntata una peluria più chiara che prometteva una folta capigliatura. Dunque l’augurio aveva funzionato.
Sei mesi più tardi fu battezzata ed era una rosea bambolina elegantissima, in bianco come una sposa, già sorridente a destra e a manca, senza problemi a passare da un braccio all’altro.
Angelica fu dunque il suo nome e Beata il secondo nome datole dal sacerdote officiante.
Più tardi qualcuno avrebbe ironizzato sul suo doppio nome Angelica Beata e Beata Angelica… con tutto quello che ne seguiva sul piano sociale e su quello culturale. Continua a leggere
DONNA DI CUORI di Narda Fattori
21 sabato Mag 2011
Posted Narda Fattori
in
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.