Mi si addice l’autunno:
i suoi toni sfumati
la sua luce precaria
l’indugiare delle marine
finalmente deserte
in certo languori indecisi;
e lo sbadiglio dimesso dell’alba
sul profilo sbiadito dei colli
mentre il cielo svuotato
si tinge d’un timido rosa.
Mi si addice il silenzio
la resa dei campi custodi dei semi
alla clemenza del prossimo inverno
e la modestia dei ciclamini di bosco
o quella dei crochi gentili
che accendono lievi le macchie e i giardini.
Mi si addice il cader delle foglie
la loro bellezza struggente
prima che il vento le porti lontano.
Maria Gisella Catuogno
viadellebelledonne.wordpress.com 
sofisticata lettura delle tonalità di stagione molto densa di poesia!!
r.m.
Grazie Roberto del tuo apprezzamento!:-)
Hai reso con emozione una delle stagioni più scenografiche dell’anno.
Grazie del commento, golem femmina…:-)