Ave Maria,
di silicone piena nelle grazie,
il signore è con te per venti euro.
Ti sei rigenerata tra le donne,
ma non avrai mai frutti in seno,
benedetta per le curve esagerate,
pelle di seta, dominio di eroina e ormoni.
Ave, madonna nera, merce, carne,
sotto le docce di luce dei lampioni,
avvolta nei cartocci degli sguardi,
tra i barriti dei fari, a frotte, i peccatori,
a te clamanti, vengono ai sollazzi:
camionisti, gaudenti, governatori;
assunta sugli altari: i paparazzi.
Santa Maria, povera crista-cristo, fronte – recto,
tu non avrai mai stelle, ma dolori,
in case-stalle elargirai languori.
Madonna brasileira,
madonna delle blatte,
nessuno pregherà per te,
preda dei disonesti,
nell’ora della morte
servita sul vassoio dai servizi,
negra dagli occhi neri e pesti, tradita,
impasticcata per gli ultimi supplizi,
crocifissa nel sonno sulla branda,
affumicata come una salsiccia.
Puttana povera,
madonna infima,
assunta in cielo in fil di fumo,
povera Brenda! Ave!
polvere nera di Maria!
Roma, 2010, 26.04 – 03.05
-Brenda (il cui vero nome era Wendell Mendes Paes, nato in Brasile il 28 novembre 1977) fu trovata morta asfissiata nella sua casa invasa dal fumo il 19 novembre 2009; la trans brasiliana, 32 anni, era stata coinvolta nella vicenda di sesso, droga e ricatti che aveva portato alle dimissioni di Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio.-
[La poesia di Michele Arcangelo Firinu, letta da Simone Cristicchi, è inserita in mp3 nel CD “Monologhi incivili” di Simone Cristicchi, allegato al libro: “Dialoghi incivili” – Elèuthera, 2010]
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struggentissima
Queste madonne che non saranno mai madri, deprezzate, svilite, merce d’uso in periodi come il Natale, da pagare con una fetta della tredicemima; Anch’io dico Ave a questa donna che reca sulle spalle tutti i dolori e le cacciate di Eva.
Narda
Michele Arcangelo (nomen omen) Firinu conosce l’eversione nell’Arte ma non la dissacrazione, come rispottoso dei valori tradizionale della sua terra, come corista appassionato di Musica Sacra e dunque anche di molte Ave Maria. La chiave di questo suo capolavoro è la capacità di fare ad un tempo parodia e poesia “sacra”. Se Maria è Immacolata, Brenda è un “blob” di tutte le lorudure umane intorno, le “carica su di sé” come una specie di messia, androgenizzando (con un procedimento che pure riporta ad una altro “mito” delle origini) gli Antenati Protoplasti e lo stesso asse Madre-Verbo, come chiaramente espresso (crista-cristo; crocefissa etc.).
Bravo ad Arcangelo e buon Natale a tutti
Paolo Borzi
Caro Michele conservo semrpe la tua ave maria per BRENDA DA QUANDO LA LEGGESTI LA PRIMA VOLTA A CASA TUA giusto un paio di anni fa. Augiri a te e alla poesia che sa raccontare le tragedie quotidiane.
commozione infinita!
un testo di realismo poetico assoluto.
cb
sono fuori dal coro: non ho trovato pietà né commozione, solo una contaminatio poetica di un misero fatto di cronaca dove si confondono sfruttati e sfruttatori.
Mi sembra che il referente sia trattato con la partecipazione e il distacco che si merita : nudo e crudo , affrancato dal sentimentalismo che avrebbe potuto insidiarlo .Qui non è questione di pietà e di commozione . Il testo non le va a cercare / sollecitare ; affida semplicemente le sue parole alla sensibilità per l'”umano” che ognuno di noi dovrebbe possedere .
Buon Natale a Tutti
leopoldo –
Questo testo merita tante voci e nessun coro: è fondamentale l’intervento di sopra, per un testo così discutibile (anche se per me positivamente) e il rischio di retorica e di blasfemia, quella che può ferire senza sana provocazione, credenti e anche meno credenti. Un avvicinamento dialettico tra le posizioni è per me possibile, senza che sia ovviamente “obbligatorio”. L’evento è in sé atrocemente-purtroppo- comune, ma se i Testi Sacri parlano soprattutto di sessi, di lussuria, di tentazione, di potere e di denaro, di ipocrisia, di vittime e di carnefici (e assicuriamo alla povera protagonista la prima categoria almeno per la sua nascita e la sua morte), riconosciamo che il portato e l’impatto di tali rivelazioni viene proprio dalle cose comuni che le contengono, e certe “cose comuni”, rispetto ad altre, ne sono particolarmente impregnate; e l’idea di fare una “preghiera” su una cosa comune “impregnata”, è assai poco banale ma piuttosto riuscita. I testi liturgici sono una cosa, blasfemie e caricature pure. Qui, a mio avviso,i ci viene restituito qualcosa di stridente ma che può integrare e non denigrare la sensibilità etica anche d’un credente.
Ciao e ancora splendide Feste
paolo
un po’ blasfema, ma sicuramente originale…
Ecco, penso che la poesia debba parlar chiaro quando tratta di questi argomenti, io la trovo ‘cosa buona e giusta’ in ogni sua parte.
Lina
Trovo questa poesia molto blasfema . Non si usa la Madonna per parlare di una persona che abbia fatto quella fine anche se a quest’ ultima va tutto il mio rispetto. Lasciamo il Cielo al Cielo e la Terra alla terra.
Avrei preferito, senza offendere l’autore della poesia che si scrivesse di Brenda con una delicatezza umana : Uno perché nonostante i suoi errori era comunque una persona fragile e di certo lei aveva un ❤ e poi ora purtroppo è una defunta! Affido da cristiana non bigotta lei alla Vergine Maria affinché le possa dare la giusta consolazione che Merita almeno lì in Cielo! Ciaoo Brenda ❤