(indistintamente)
indistintamente
in un tempo lontano
quando il mondo era
deserto e acqua
apparivano forme
senza argini
ben definiti
nella mente
inesistente
si delineavano
fili ingarbugliati
l’Anima sgusciava via
nessuna legge fisica
governava la materia
tutto era affidato al caso
in questa massa informe
da un seme di vita
nasceva il futuro
io – tu – noi – voi
(Gli esseri umani
inconsapevoli
di destini sconosciuti
mistero di alchimie
per sempre sepolte
in un’intelligenza superiore
governante impietosa
di ogni cosa
me – te … la Natura)
Cettina Lascia Cirinnà
Poesia quasi (e paradossalmente) imagista nella secchezza e concentrazione della formulazione, ma anti-imagista fin dal titolo. Mi dice di una nostalgia per una purezza precedente alle forme, viste forse come impositive catalogazioni mentali. Suggestiva nella sua semplicità.
questo misterioso
esserci stati
un lungo attimo
poi perdersi.
il paradossso è che di noi ne sa più il midollo delle nostra ossa, ne sa di più un repertorio di ghiaccio che un’intera biblioteca che raccolga tutte le “sezioni” del sapere tagliato e taglieggiato da una mente che ha imparato a mentire, per non scoprire e denudare la cosa che asconvolge anche lei:la paura di sparire.ferni
Una sorta di “genesi” poetica, che colpisce per la sua profonda linearità. Grazie
Gisella
…grazie a tutti voi e alla Redazione di VDBD. Cettina