Natale 2011
Scadenza di medio termine
della voluttà del vivere,
confidenza di lingue
sciacquate con il Don Perignon
sotto un cielo che nevica se nevica
un Natale stereotipo sociale d’amore.
Prima del capodanno
la coscienza di sé affronta il Natale,
festa dei numerati bilanci
dell’esserci sul Pianeta
per l’umana avventura.
Sua Maestà il Caso, è Babbo Natale,
la Vita, nostra madre.
Babbo Natale: domandami se sono felice!
“E’ faticoso il vivere, ma mi piace“.
I musulmani hanno il Ramadam
per sapere cos’è lo spirito.
Buon Natale fratelli,
sorelle, Umani.
Uffa è rosso, Natale uffa.
Vorrei tagliare la gola ai ricchi,
Silvio escluso,
scrivere con il sangue buon Natale
sulle loro intelligenze,
spiegare la pertinenza dei miei accapo,
uffi è rosa,
liberare i carcerati e abitare un qualcos’altro,
fra mille anni;
e dire che c’era il Natale
un simpatico luccicante sorridere comunque,
sette miliardi di visi con guance da baciare
perché era Natale
e si faceva la fila per vivere
ballare, sciare, brindare.
Stella stellina che brilli lassù
ravviva il tuo lume che nasce Gesù.
(enrico dignani)
Babbo Natale: domandami se sono felice!
“E’ faticoso il vivere, ma mi piace“.
bella domanda esclamazione, mi piace 🙂
grazie della poesia per l’albero!
ne è corso tanto di sangue e ancora ne scorre che gli occhi ormai ne sono pieni e non vedono, non vedono più niente e l’odore che sta chiuso dentro quel rosso ha spento l’olfatto trafugato da troppo ripetuto fiottare,alle porte di ogni nazioni, alle casematte dei pensieri dove ancora si penza ad altra insurrezione.
Come in altre epoche di sangue si irrorano i campi e le sementi, si diffonde in aria e in parole ricade come odio e morte e mancata condivisione.Non spunta mai la pianta del natale se non quella fasulla di una albero per niente ornamentale fatto di sintetici ricicli di quanto la storia ha già mummificato e ancora risorge come unica, specie universale. ferni
Esclamo : domandami.
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Usi e costumi.
Se quel brutto cane del destino
c’acchiappa le chiappe
con i morsi..
oltre, inoltre, oltraggio.
ciao.
Natale consumistico e consumato
Natale indignato
Natale dimenticato
Natale da reinventare in forma multiculturale…
Mi è piaciuta molto.
Sara
“sette miliardi di visi con guance da baciare
perché era Natale
e si faceva la fila per vivere”
ecco, fare la fila per vivere, e quelli in coda attendono sapendo che forse non ci saranno tavole imbandite, né letti caldi…
gran bella poesia!
cristina