Depois de ter você Dopo aver avuto te
Pra que querer saber Perchè voler sapere
Que horas são? Che ore sono ?
Se é noite ou faz calor Se è notte o è caldo
Se estamos no verão Se siamo in estate
Se o sol virá ou não Se verrà il sole o no
Ou pra que é que serve O perchè serve una canzone come questa
Uma canção como essa?
Depois de ter você Dopo aver avuto te
Poetas para quê? Poeti perchè ? ( cioè a cosa servono ?)
Os deuses, as dúvidas Gli dei, i dubbi,
Pra que amendoeiras pelas ruas? Perchè mandorli per le strade
Pra que servem as ruas? A cosa servono le strade
Depois de ter você… Dopo aver avuto te…
(Traduzione di Giuliana Ruberti, psicoterapeuta, studiosa di lingua e cultura portoghese )
Maria Bethânia Viana Teles Veloso, conosciuta semplicemente come Maria Bethânia (Santo Amaro da Purificação, 18 giugno 1946), è una cantante brasiliana.
È la sorella di Caetano Veloso. lesbica con outing fatto tramite canzoni. Ha cominciato la sua carriera musicale nel 1964 a Rio de Janeiro nello spettacolo “Opinião”.
Adriana da Cunha Calcanhotto (Porto Alegre, 3 ottobre 1965) è una cantante e compositrice brasiliana.
È attualmente una delle principali rappresentanti della MPB (Música Popular Brasileira). Le sue composizioni raggruppano diversi stili che vanno dalla samba al rock, passando per la bossa nova, il funk, il pop e le ballate.
Blumy ha detto:
ah, non sapevo che Maria Bethania fosse sorella di Caetano Veloso. amo molto questo genere di musica, queste voci così ricche di pathos.
Sara Ferraglia ha detto:
Un sottofondo musicale perfetto per una dolcissima “poesia” che , fra le altre cose, si chiede a cosa serve “la poesia” quando si ha qualcosa di così grande!
Serve sempre.
Sara
paolalovisolo ha detto:
bella proposta come intermezzo musicale. bel testo e bella l’ interpretazione. non conoscevo le due e nemmeno Veloso… ma se posso permettermi avrei fatto a meno della frase “lesbica con outing fatto tramite canzoni…” [ sì sì, va bene che siamo in pieno outingayditizianoferro] ma non capisco cosa si voglia comunicare: scritta così mi sembra che abbia conseguito la lesbicità attraverso qualche corso… [a meno che la tipa in questione non sia un esponente di spicco di qualche associazione che si batte contro la discriminazione sessuale.]
un saluto
paola
donatellarighi ha detto:
Ringrazio Blumy e Sara per essersi lasciate toccare da questa musica e da queste parole che dànno un’emozione tutta particolare.
Per la questione che poni tu, Paola, credo di aver sottolineato questo aspetto perché se è vero che gli outingay vanno di moda, diciamo così, è altrettanto vero che non sono allo stesso modo frequenti e sottilineati quelli in versione femminile.
E Maria Bethania si è dichiarata in tempi non sospetti, di grande chiusura rispetto a questi problemi, diventando in tal modo un’espressione diretta e autorevole della libertà di scelta nell’orientamento sessuale.
Giuliana Ruberti ha detto:
In Brasile, prima di Maria Bethania, le donne cantavano canzoni d’amore declinandole rigorosamente al maschile. Lei stessa fece così per i primi anni della sua carriera musicale. Poi fu la prima a esplicitare le cose e diede avvio a una generazione di cantautrici, coeve o più giovani che cantarono e composero testi di amore per le donne. Non ha conseguito niente attraverso nessun corso, non è una militante di movimenti per i diritti politici. E ‘un’altra cosa, è decidere di dar voce ai propri sentimenti per quello che sono. Adriana Calcanhoto, che ha scritto il testo della canzone, ha “sposato” non con rito civile perchè in Brasile non è permesso, ma con una festa pubblica la sua compagna da anni, è la figlia di Vinicius de Moraes. Riguardo alla moda degli outing gay viviamo in un ambiguo clima culturale per cui nessuno si scandalizza più, però i diritti civili non vengono concessi, e come scrive Simona Argentieri in “A qualcuno piace uguale” > c’è nella società ” l’accettazione conscia e il rifiuto inconscio”. Io vorrei comunicare questo : “l’eterosessualità è il copione più recitato del mondo”, ce ne sono anche altri, magari ugualmente ” copioni”, magari sinceri. Per le donne lesbiche è rinfrancante poter vedere cantati i loro sentimenti da un’altra donna e riconoscersi, così come per chi è eterosessuale abbondano, anzi sono in schiacciante maggioranza, riferimenti, rispecchiamenti e identificazioni nel cinema, nel teatro, nelle canzoni. O dovremmo tutte cantare “io amo lui” pensando solo nella nostra testa che è “lei”. Credo che ci faccia bene uscire da un idea di “eterosessualità normativa” e da qualunque orizzonte troppo normativo.
Un caro saluto a tutte le signore e i signori di questo bellissimo sito
pani ha detto:
un po’ tutta, ma soprattutto la chiusura:
“A cosa servono le strade
dopo aver avuto te?”
è una delle più semplici e toccanti dichiarazioni d’amore.
Poi, ripensandoci, mi sono chiesto invece se non si tratta di un amore finito, un senso di rassegnazione, l’idea che ormai, dopo aver avuto (e perso) te, non ci sia più alcun senso.
paola lovisolo (cara polvere) ha detto:
adesso mi è tutto molto più chiaro. ringrazio Donatella per la risposta e la ringrazio anche qui per lo spazio che mi ha concesso all’ articolo sul fotografo Cavalli all’ ultimo minuto e mi permetto di dare il benvenuto a nome della redazione a Giuliana Ruberti
invitandola ancora a lasciare su queste pagine la sua bella penna della quale se ne ha un esaustivo esempio nell’ intervento soprastante in merito all’ argomento qui trattato. quindi, grazie.
un saluto
paola
donatellarighi ha detto:
Semplice e toccante. Pani, cosa si può chiedere di più a un discorso amoroso?
Mi auguro anch’io, Paola, che Giuliana torni a passare da queste parti.
Giuliana Ruberti ha detto:
Ringrazio Paola Lovisolo del benvenuto, dell’apprezzamento e dell’invito a scrivere di nuovo. Non me l’aspettavo. Mi ha emozionato come un bel regalo inaspettato. Le belle sorprese esistono !! E anche il vostro sito lo è!
Allora a presto,
Giuliana Ruberti
paola lovisolo (cara polvere) ha detto:
grazie a te, Giuliana. a rileggersi.
paola