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Non ricordo quanto tempo fa ho conosciuto la poesia di Juana Castro. Forse ho trovato il libriccino edito da Via del vento che contiene alcune delle sue poesie più belle e, forse, più conosciute.
Juana Castro è una poetessa per ‘apasionados’, perché dopo la traduzione del 1996 di Emilio Coco , scomparso di recente, non è più stata tradotta in italiano, nonostante sia considerata, come dice Mariella Bettarini nella presentazione al suo libro, Memoria della luce, una delle voci più alte e potenti della poesia spagnola del secondo novecento.
La poesia di Juana Castro è gaudiosa e solenne, lussuriosa e/o lussureggiante, stillante succhi densi, vitali, eppure percorsa da inquietudini e angoscia, […] come di una che si affacci su di un profondissimo abisso, una voragine di sé, in un rabbrividente empito mortale che raffrena quelle paradisiache, carnose effusioni d’amore con la crudezza di una realtà altra, con la coscienza di una inesorabile durezza del vivere …….E’ presente (qui) un cristianesimo pagano (o paganesimo cristiano) che coniuga la donna-Madonna di Juana Castro alla donna-strega, la luce piena all’enigma. (Mariella Bettarini)
Juana Castro, nata a Villanueva de Cordoba nel 1945, è coordinatrice provinciale del programma di Coeducazione e Pari Opportunità dell’Assessorato all’Educacion e alla Scienza della Giunta di Andalusia. Collabora assiduamente a riviste e quotidiani con articoli di opinione e di critica letteraria . E’ membro della Reale Accademia di Cordova di Scienze, Belle Arti e Nobili Arti. Nel 1984 ha ricevuto il premio di giornalismo ‘Imagen de la mujer en los medios de comunicaciòn,’ nel 1985 il premio Juan Alcaide per Paranoia en otono, XI Premio Premio J.R. Jmenez per Arte de cetreria, contenuto, con altre raccolte, nell’Antologia curata da Emilio Coco, Memoria della Luce, XI Premio Carmen Conde per No teneràs nel 1994, e il Premio San Juan de la Cruz per El Straniero nel 2000 .
I
Lo specchio, la notte e quell’erba
che le cresce nello sguardo
le dicon che ha vissuto.
Ci sono forse uccelli
con un punto di fiele che fu suo.
E vivo, che serba il suo ricordo.
Ma l’ha dimenticato.
Non le resta nè un nome, nè una data,
e pur così feroce è stato il tempo,
che ritorna bambina,
la stessa che nutriva
il suo spazio di sogni e di fantasmi.
II
I fiori dell’asfalto, dolcemente orinati,
la verità non sanno.
Fioriscono, improvvisi, nella strada
e il loro falso nettare
è cellofan di porpora o di zucchero.
Non è inganno ma fumo il loro frutto.
E a mangiarli
compi un atto di fede sulla paglia.
da Fisterra
Calice
E ora sono
così uguale a te, madre,
che non mi riconosco sul vetro
di quel ritratto tuo così presente.
Se sapessi che tutto
quel che di te ho odiato e maledicevo
adesso in me lo scopro
così esatto e recente come il cerchio
d’una pietra nell’acqua, ripetuta.
Vengo ancora a vederti.
Toccami, metti le mie dita
qui sulle tue piaghe e aprimi
questa rosa di spine nel costato.
Sono così tua che il mare
la tua voce copia nella mia voce per il suo canto.
E mi sveglio e a quest’ora stessa vivo
quella tua immensa sete, che per sempre
nelle tue ossa vuote
ardeva irrimediabile.
Io non sono il tuo fantasma, voglio
resuscitata, ora crearti
sul filo di chi ti ha dato il mio essere.
Da morta a morta dimmi:
chi allatta chi, mio serpente ?
da Fisterra
Non conosco l’autrice, ma l’assaggio che ci hai offerto è stato uno spicchio dolce e “tremendo” (direbbe Rilke). Grazie a te.
Interessante incontro questo che tu ci proponi, Blumy. La sua poesia è davvero “stillante succhi densi, vitali..”
Ma in questo verso che succede?
“E mi sceglio e a quest’ora stessa vivo”
non conoscevo questa poetessa e me ne dispiaccio, riparerò. la poesia alla madre è lo specchio dei miei stessi sentimenti, certo espressi in maniera meno “alta”:
Estinzione
Ora che mi vedo speculare a te
-madre- negli assorti silenzi
e nella malinconia del vivere
mi è conforto sapere
che un giorno
si estingueranno i geni
col cessare del flusso del mio sangue.
grazie ad Andrea per la visita: torna a trovarci, Andrea !
e grazie a Donatella (si, ho sbagliato io digitando, adesso correggo tutto , e mi sveglio… )
bellissima anche la tua poesia, Nuska, che non è meno alta di quella di J. Castro.
a proposito: sapete che si tratta di una delle sorelle di Fidel ?
Un’autrice che amo moltissimo, cara Blumy. Ho tutti i suoi libri,acquistati in Spagna. Una voce potente che andrebbe tradotta maggiormente in Italia, come ben dici. Felice di sapere che sei una sua fan :))
un abbraccio,
daniela
sai, Daniela, quanto ho cercato altre traduzioni delle sue poesie? purtroppo non ne sono state fatte e anch’io acquisterò testi in spagnolo: puoi suggerirmene qualcuno tu, tra quelli che ritieni più belli (so che è una richiesta difficile, perchè Juana è sempre bella) ? Los cuerpos oscuros, Del color de los rios, Vulva dorada y lotos ?
grazie del passaggio !
una delle sorelle di Fidel, sembra impossibile! così densa, illuminata…
bel post, Blumy!
marina
ma anche Fidel ha scritto poesie, lo sapevi? devo averne letta qualcuna sul web.
gentile Blumy,
presso le Edizioni Via del Vento di Pistoia curai la traduzione, nel 2001, della piccola antologia “Calice e altre poesie”; sempre presso le edizioni pistoiesi, nel 2000, uscì un altro volume di una poetessa spagnola da me curata: Ana María Navales “Quel lungo albeggiare e altre poesie” /nel caso interessasse/.
un abbraccio
grazie, Alessandro, della segnalazione. non conosco Ana Maria Navales, ma certo nel web ci sarà qualche sua poesia e voglio subito cercarne e conoscerla. se mi interessasse, ben lieta di aggiungere un nuovo libro alla mia libreria (ho ordinato anche, di Juana Castro, Los cuerpos oscuros, in lingua).
de nada. io vivo a Madrid, se ti interessasse qualcosa, non fai che chiederlo: aleghi67@hotmail.com
un abbraccio
ninte più paquebote, quindi, Alessandro? bene, magari con te riuscirò a trovare libri quasi introvabili. grazie ancora
Blumy
ah, mi viene in mente Blanca Varela. Qual’è il suo libro più bello?
Ciao Blumy,
scusa del ritardo nel rispondere…
il migliore in assoluto, dei libri della Castro, è Delcolor de los rios. Ne ho tradotti alcuni testi e, se li trovo, te li posto ma al momento sono in Sardegna e non credo di averli in questo pc.
un grande saluto e un abbraccio,
daniela
eh, ormai è fatta, Daniela. ma non penso che Los cuerpos oscuros mi deluderà. Poi acquisterò anche il color de los rios … c’è Alessandro che da Madrid è in filo diretto con noi … 🙂